NEL CAMPO
Il Vigneto. Binomio è un classico tendone abruzzese con 3 capi a frutto per vite. L’appezzamento è di 4,2 ettari, ed è stato completamente restaurato nella primavera del 2009. La sua posizione risente positivamente dei venti freschi
provenienti dal Parco Naturale della Maiella e dalla Valle Peligna.
Il vigneto ha avuto una storia travagliata, passando infatti di mano alcune volte per poi giungere ad un’ asta giudiziaria dove fu da noi acquistato. Particolare curioso è che non v’era nessun’altro a partecipare all’asta.
La vigna era infatti famosa per la sua scarsa produttività e nessuno la voleva.
L’eccellenza del territorio, le viti di oltre 50 anni e l’inversione termica sono i fattori che rendono il vigneto Binomio unico, assieme al vecchio clone della varietà di uva. Si tratta di un vecchio biotipo di Montepulciano, definito oggi come “clone Africa”. In condizioni normali si presenta ad acino medio-piccolo e coda corta, che ricorda proprio la forma del continente africano.
Il Viticoltura. Il nostro approccio è quello del buon padre di famiglia: solamente rispettando la natura e applicando metodi di gestione rurali le vigne raggiungono il loro equilibrio, esprimendo al massimo la propria essenza attraverso la bontà dell’uva.
Riteniamo infatti che siano primariamente il sito e la gestione del vigneto i veri fautori del grande vino,
e solo successivamente la varietà e le sue peculiarità.
La vegetazione spontanea e la corretta gestione del terreno hanno portato durante gli anni il vigneto
al suo equilibrio vegetativo/produttivo ottimale.
La viticoltura è di tipo minimalista, con folto inerbimento e pochissimi interventi:
l’humus spontaneo ha permesso dunque di eliminare la concimazione.
Al fine di ottenere da ogni annata una riserva manteniamo la produzione intorno ai 50 quintali per ettaro, con limitati diradamenti.