MONTEPULCIANO D’ABRUZZO O VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO?
IL MONTEPULCIANO D’ABRUZZO NON È VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO
Montepulciano è sia il nome di un uva sia il nome di un paese. Montepulciano d’Abruzzo è il vino prodotto da uva Montepulciano esclusivamente nella regione dell’Abruzzo.
Vino Nobile di Montepulciano è prodotto da uva Sangiovese nella regione Toscana, il paese che da il nome al vino si chiama Montepulciano ed è in provincia di Siena.
Sembra che la confusione sia una specialità di noi italiani. All’estero simpaticamente ci amano anche per questo, anche se talvolta ne risulta un notevole problema di comunicazione.
Approfondimento
È il caso del Montepulciano. Parola bella, altisonante, che indica tante (troppe) cose: una bellissima località in Toscana, una varietà di uva abruzzese utilizzata nel nome di due vini, uno toscano e uno abruzzese.
Come possiamo spiegare tutto ciò al nostro amico bevitore appassionato? Spesso egli crede che sia lo stesso vino. Oppure che il Montepulciano d’Abruzzo sia lo stesso vino toscano (il Nobile di Montepulciano) fatto in Abruzzo, anche se i due vini non hanno niente in comune. La risposta in verità non è poi difficile. Casualmente è capitato che Toscana e Abruzzo usino lo stesso nome, tutto il resto è differente. Finita lì.
No. A complicare le cose è arrivato qualcuno che ha cercato di dimostrare l’origine comune dei due vini, cercando di far risalire la varietà Montepulciano (allevata in Abruzzo) al Prugnolo Gentile, un biotipo del Sangiovese Grosso, principale varietà utilizzata per il Vino Nobile di Montepulciano, prodotto in Toscana, generando così ulteriore confusione.
In realtà il dibattito è ancora aperto. Vorremmo pertanto dire la nostra a proposito. È nostra convinzione che le due varietà non abbiano nulla in comune e pertanto siano di origini diverse. Sapore, colore e morfologia del grappolo sono completamente differenti.
La varietà Montepulciano coltivata in Abruzzo è, a nostro parere, di chiara origine greco/balcanica per le proprie caratteristiche morfologiche complessive, il proprio vigore eccetera. Crediamo pertanto che si sia diffuso in epoca remota, forse pre-romana, avendo trovato la sua culla nella Valle Peligna, fra le località di Raiano e Sulmona, che la storia vuole essere stata colonizzata dai Peligni provenienti forse dall’Asia Minore o dall’Illiria, intorno al XII secolo avanti Cristo.